Ci sono cose che cambiano nella vita, in un sito, nella nostra mente. Altre invece non cambiano e meritano
il posto che hanno sempre avuto. Michael Ventris, la cui immagine patinata e severa campeggia all'ingresso di questo sito,
non cambierà. Lui rappresenta tutto ciò in cui credo. Il suo sguardo, spento eppure brillante, a ben guardare; la sua pacatezza;
la sua attesa. Ponderazione. Calcolo e coraggio. Lui rappresenta anche quello che ancora non ho visto, che ancora non oso
pensare e tutto quello che non so.
Di questi tempi, si tenta di categorizzare le cose, le conoscenze, le richieste. Il modo di pensare. Forse
lo si è sempre fatto. E forse ci si arrende sempre. Eppure, se per un architetto è stato possibile decifrare una scrittura
che i benpensanti avevano già "categorizzato", allora forse è possibile anche per noi un salto del genere. Forse anche noi
possiamo evitare di credere in quello che ci è stato detto.
C'è chi sa di credere in qualche cosa e lo persegue fino alla fine. Io mi interrogo di continuo e la mia mente
(nel bene o nel male) non cessa mai di girare. Non so credere. Non so nemmeno chi io sia. Non so nulla di quello che mi accade.
Ma so perfettamente cosa mi fa stare bene. So come vedo la mia vita tra qualche anno a venire.
Chissà dove si trova la fonte della perseveranza. Mi piacerebbe che tutti potessero perseguire esattamente
quello che desiderano.
E mi piacerebbe che non smettessimo mai di essere curiosi e di non accontentarci mai delle verità. Osiamo
chiedere di più. Osiamo non fermarci mai. Ragazzi, osiamo chiedere di più alla nostra vita. Osiamo desiderare che la
nostra vita sia perfetta.